Il Magazine Siveco dedicato alla Manutenzione
IoT e Big Data

IoT e Big Data: come evolve la gestione della manutenzione

IoT e Big Data concretizzano la digitalizzazione dei processi di raccolta dati che, elaborati attraverso Software CMMS, stanno incidendo notevolmente nella continua evoluzione della manutenzione predittiva.

Rispetto al recente passato i metodi di pianificazione e gestione della manutenzione, basati su carta e su pc locale, vengono sostituiti da sistemi computerizzati (CMMS) con IoT e Big Data grazie ai quali i problemi possono essere risolti ancor prima che si manifestino.

Acquisendo dati in tempo reale i software CMMS con IoT e Big Data garantiscono il funzionamento di uno stabilimento nel modo più efficiente possibile. Dall’analisi dei dati (Big Data) si arriva alla pianificazione e al monitoraggio dell’attività di manutenzione conservando in un archivio storico le informazioni sugli interventi eseguiti.

Il ruolo dell’IoT è fondamentale nel connubio con il CMMS. Sensori e dispositivi di ogni tipo e funzionalità possono essere installati su qualsiasi macchinario, impianto o struttura della fabbrica. Il controllo quindi non si limita ai dispositivi di produzione ma può interessare un numero infinito di variabili, fino al rilevamento di oscillazioni di un edificio.

L’implementazione di un sistema IoT e CMMS comporta una riduzione dei costi e non esiste impresa insensibile a questo tema. Lo stabilimento funziona senza intoppi,la produttività cresce ed i tempi di fermo impianti si riducono. Ma non è tutto: naturalmente un buon CMMS con IoT e Big Data garantisce una drastica riduzione dei costi di manutenzione.

Non si può dimenticare l’importanza del ruolo dei dispositivi mobili in questa integrazione. Attraverso il CMMS con IoT e Big Data gli addetti alla manutenzione possono ricevere avvisi sui dispositivi mobili quando un macchinario richiede un intervento di manutenzione. Smartphone e tablet, equipaggiati di app dedicate, possono diventare strumenti interattivi di raccolta e monitoraggio fornendo una visione grafica e in tempo reale degli indicatori chiave di performance (KPI).AI vs Intelligenza umana A questo punto verrebbe da chiedersi quale impatto potrebbe avere l’evoluzione tecnologica sul ruolo dell’uomo nell’industria? Sistemi informatici e macchine prenderanno il suo posto?

Tra le diverse tecnologie che si sono sviluppate nell’ambito dell’automazione industriale quella dell’AI (Intelligenza artificiale) è una delle più importanti e sicuramente la più discussa nell’ultimo decennio.

Evitando di entrare nel dettaglio ci limiteremo nel dire che esistono due tipi di AI, quella Debole e quella Forte. Al momento ci interessa la AI Debole che è costituita da sistemi in grado di simulare alcune funzionalità cognitive dell’uomo ma senza raggiungere le sue tipiche capacità intellettuali. Replicando alcuni ragionamenti logici umani permette di risolvere problemi, prendere decisioni, fare scelte. ecc…

Ciò premesso la risposta alla domanda iniziale dovrebbe tranquillarci: i lavoratori inseriti in contesti AI saranno sempre più coinvolti dal sistema ma non verranno certamente rimpiazzati da questa tecnologia. Come abbiamo visto i sistemi basati su IoT e CMMS, AI e manutenzione predittiva permettono di prevedere i guasti e le rotture ma si limiteranno a suggerire le azioni da intraprendere, proponendo modelli e coordinando le risorse necessarie: le decisioni finali e la gestione degli interventi resterà faccenda umana, almeno per il momento.

Si può però prevedere una modifica sostanziale delle skills richieste ai lavoratori che disponendo di soluzioni pronte, dovranno essere in grado di scegliere la migliore tra quelle proposte dall’AI.