In ogni azienda e sistema produttivo ed in ogni attività connessa alla qualità impiantistica vi sono delle figure professionali di riferimento che svolgono funzioni di supervisor.
Per le attività connesse all’energy management, la professionalità di riferimento, riconosciuta dalla legge, prende il nome di Energy Manager.
Vediamo, di seguito, il ruolo di questa nuova figura professionale sempre più ricercata e come questa professione può essere un vantaggio strategico per le aziende.
L’Energy Manager: una figura professionale specializzata
Oggi, molte realtà aziendali impegnate nel settore dell’energy management sono alla ricerca di energy manager qualificati.
Di fatto, i grandi cambiamenti aziendali, complici l’implementazione di nuove tecnologie e la digitalizzazione impiantistica, ha portato le organizzazioni ad essere sempre più inclini alla ricerca di personalità altamente specializzate per far fronte alla concorrenza dei mercati globali.
Un energy manager che si troverà ad operare in un’azienda sarà chiamato a svolgere importanti funzioni come:
- efficientamento di risorse energetiche
- promozione di soluzioni valide nel caso di utilizzo di risorse alternative
- verifica degli impianti di produzione
- intervento nelle politiche aziendali
- svolgimento di quel tipo di azioni volte ad ottimizzare i consumi ed a garantire interventi immediati ed efficienti per assicurare il corretto andamento delle metodologie impiegate
Attraverso report provenienti dai sistemi di controllo e dalle tecnologie implementate negli impianti, quali software CMMS e tecnologie dell’IoT, l’energy manager sarà in grado di analizzare e verificare sia l’efficienza degli apparati preposti alla produzione, sia dei consumi.
Anticipare tempestivamente interventi di manutenzione impiantistica che potrebbero insorgere dall’usura degli impianti, per intervenire anticipatamente consente di evitare che l’impresa sostenga ingenti perdite di risorse economiche e risorse energetiche.
Per comprendere i meccanismi che regolano l’organizzazione aziendale in cui è chiamato a operare, un energy manager deve conoscere norme e regolamenti che la determinano; dev’essere a conoscenza delle varie funzioni aziendali delle fasi di produzione e di quelle di progettazione e programmazione di soluzioni efficaci per l’utilizzo di risorse alternative e contenimento dei costi.
In questo articolo abbiamo approfondito come l’integrazione tra CMMS e IOT sia il futuro della manutenzione
Energy management e diritto: la nomina Energy Manager regolamentata dalla legge
Dopo aver introdotto il ruolo, ambiti di intervento e funzioni di un energy manager, vediamo di seguito alcune alcune informazioni su come avviene la sua nomina.
In Italia, l’energy manager è una figura importante regolamentata dalla legge 9 gennaio 1991 n.10 che norma l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
È all’articolo 19, comma 3, della suddetta legge che troviamo le disposizioni in materia legislativa per la nomina energy manager.
Di seguito:
[…] Art. 19: (Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia)
Comma 1: Entro il 30 aprile di ogni anno i soggetti operanti nei settori industriale, civile, terziario e dei trasporti che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia rispettivamente superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio per il settore industriale ovvero a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio per tutti gli altri settori, debbono comunicare al Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato il nominativo del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia.
Comma 2: La mancanza della comunicazione di cui al comma 1 esclude i soggetti dagli incentivi di cui alla presente legge. Su richiesta del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato i soggetti beneficiari dei contributi della presente legge sono tenuti a comunicare i dati energetici relativi alle proprie strutture e imprese.
Comma 3: I responsabili per la conservazione e l’uso razionale dell’energia individuano le azioni, gli interventi, le procedure e quanto altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia, assicurano la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali, predispongono i dati energetici di cui al comma 2. […]
Oltre alla disposizione di legge, tuttavia, riguardo la nomina, ci sono alcuni obblighi che le aziende sono tenute a rispettare:
Per legge sono obbligati alla nomina Energy Manager le sole imprese che operano in precisi e determinati settori e che nell’anno precedente hanno avuto consumi maggiori di quelli previsti:
- per il settore industriale, maggiore di 10.000 TEP
- per civile, terziario e dei trasporti, maggiore di 1.000 TEP
La nomina dovrà essere comunicata al FIRE (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia) entro e non oltre una data che sarà di volta in volta aggiornata e la comunicazione della nomina energy manager deve avvenire esclusivamente mediante la piattaforma on-line NEMO.
Per gestire progetti complessi e di importanti dimensioni, l’esperienza è la migliore delle alleate insieme al giusto partner in grado di dare il necessario supporto tecnico e operativo.
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