Si è parlato spesso nel nostro blog di tutti i vantaggi di avere un CMMS e quindi un sistema di gestione della manutenzione basato su architettura cloud.
Questo sicuramente permette agli operatori di accedere da qualsiasi luogo per monitorare i processi degli impianti, ma quanto costa tutto questo progresso in termini di Cybersecurity?
Vediamo di seguito una serie di approfondimenti su questo fondamentale argomento.
La vulnerabilità della rete
La rete, sia quella internet che quella intranet, ha permesso al mondo dell’industria notevoli passi in avanti in termini di riduzione di costi e tempi all’interno di un’azienda.
Gestione la manutenzione grazie alle innovazioni di rete e alle tecnologie che hanno incentivato la nascita di nuovi software come quelli CMMS, dona molti vantaggi ma pone anche interrogativi importanti in termini di Cybersecurity.
La sua integrazione infatti con altri software (come possono essere BIM e GIS) e con la rete internet apporta numerosi vantaggi ma anche una più elevata esposizione al rischio di infiltrazioni cibernetiche.
Quando si parla Cybersecurity possiamo ampiamente affermare, che questa particolare dicitura, vuol dire prima di tutto solidità.
Se ad esempio stiamo pensando di inserire all’interno di un impianto industriale un sistema sulla gestione della manutenzione è da pensare subito alla messa in sicurezza del software CMMS utilizzato.
Questo è importante per prevenire incidenti che possano rivelarsi disastrosi e che causerebbero anche un enorme danno di immagine all’azienda.
E se prevenire è meglio che curare bisogna tenere presente che un CMMS sicuro vuol dire un’azienda sicura e affidabile.
La Cybersecurity nella gestione della manutenzione con il CMMS
Negli ultimi anni, soprattutto con il fiorente sviluppo tecnico e tecnologico, nel mondo, le infiltrazioni hacker all’interno dei sistemi informatici, che gestivano impianti o la loro manutenzione, sono stati dannosi e ricorrenti.
Tra gli esempi più famosi possiamo annoverare:
- quelli della distruzione delle centrifughe nucleari in Iran nel 2010;
- quelli della rottura di un oleodotto BTC con relativo incendio ed esplosione in Turchia nel 2008;
- l’incidente accaduto nella raffineria della BP in Texas nel 2005 che ha causato 15 morti e circa 170 feriti.
Tutti episodi che sono stati provocati dall’infiltrazione di un hacker all’interno del sistema, che ha bypassato i controlli e causato appunto disastri.
Possiamo difenderci da questi pericoli?
Approfondimento: I software CMMS Web Based sono sicuri?
I pericoli, come difendersi e come difendere il software CMMS
I pericoli da cui un’azienda solida dovrebbe difendersi per mantenere alti i livelli di sicurezza, sono:
- ingegneria sociale e truffa online (phishing);
- infiltrazione codici maligni (malware) attraverso mezzi /hardware esterni;
- infiltrazione codici maligni (malware) attraverso internet ed intranet;
- intrusioni attraverso accesso remoto;
- errore umano e sabotaggio;
- malfunzionamenti tecnici ed eventi di forza maggiore;
- compromissione dei componenti extranet e cloud;
- attacchi per negazione del servizio (DoS);
- compromissione di smartphone nei luoghi di produzione.
I sistemi di difesa attuabili per difendersi da possibili attacchi cibernetici sono di varia natura, come:
- isolamento da internet (protezione fisica);
- procedure di security digitale (fattore umano);
- barriere di isolamento (firewall);
- controllo chiavette USB (protezione fisica);
- test di penetrazione (software, hardware).
Inoltre, per definire i livelli di sicurezza in accordo alla IEC 62443-3 esistono 7 requisiti funzionali a cui si può assegnare un valore da 1 a 4 che sono:
- controllo, autenticazione e identificazione;
- controllo utilizzo;
- integrità sistema;
- confidenzialità dati;
- limitazione flusso dati;
- risposta all’emergenza;
- disponibilità risorse.
Sensoristica e manutenzione predittiva
La “manutenzione predittiva“, un concetto rivoluzionario nel campo della gestione degli asset industriali, si avvale in modo crescente dei sistemi CMMS (Computerized Maintenance Management System) per ottimizzare l’efficienza e ridurre i rischi operativi.
Questa tecnologia, attraverso l’analisi avanzata dei dati e l’impiego di “sensoristica” di ultima generazione, può prevedere guasti e anomalie prima che si verifichino, consentendo alle aziende di intervenire proattivamente piuttosto che reattivamente.
In questo modo, la “manutenzione a guasto”, che tradizionalmente risponde agli eventi solo dopo che si sono verificati, viene trasformata in un processo anticipatorio, riducendo significativamente i tempi di inattività e aumentando la vita utile degli impianti.
Con l’aumento della “sensoristica” e l’accumulo di grandi volumi di dati, la gestione e l‘analisi di queste informazioni diventano essenziali.
I CMMS avanzati non solo raccolgono e analizzano dati in tempo reale, ma utilizzano anche algoritmi predittivi per identificare tendenze e segnalare potenziali problemi. Questo approccio proattivo consente una pianificazione più efficace della manutenzione, ottimizzando l’uso delle risorse e minimizzando gli interventi di emergenza.
Tuttavia, l’affidabilità e la sicurezza di questi dati diventano un aspetto critico, poiché le informazioni sensibili sono esposte a rischi di sicurezza informatica.
In questo contesto, l’integrazione di robusti protocolli di cybersecurity nei CMMS assume un ruolo fondamentale.
La protezione dei dati raccolti dalla “sensoristica” non è solo una questione di privacy, ma un requisito indispensabile per garantire la continuità operativa e prevenire interruzioni causate da attacchi informatici.
La cybersecurity deve quindi essere considerata una componente intrinseca della “manutenzione predittiva”, garantendo che le informazioni utilizzate per prevenire guasti siano al sicuro da minacce esterne.
In conclusione, l’evoluzione della “manutenzione predittiva” facilitata dai CMMS, abbinata all’impiego della “sensoristica” avanzata, rappresenta una svolta nell’ambito della gestione degli asset industriali.
Tuttavia, l’efficacia di questi sistemi è strettamente legata alla loro sicurezza.
Per questo motivo è consigliabile affidarsi a software testati che consentiranno di cogliere il minor numero di rischi possibili.